Un movimento Spagnolo che conta su qualche centinaio di Fans, lancia l'incredibile proposta di far tornare Cuba sotto bandiera Spagnola come 18a Comunidad Autonoma...
Dal Blog Rotta a Sud Ovest (La Stampa) - 14/08/2009 - "Cuba prima o poi dovrà prendere decisioni sul suo futuro, si offriranno allora diverse possibilità al popolo cubano. Noi proponiamo il ritorno di Cuba alla Spagna come Comunidad Autónoma, con tutti i diritti e le garanzie". Sembra uno scherzo di mezza estate, invece è la serissima proposta del Movimiento por la Reincorporación de Cuba a España como Comunidad Autónoma, che su Facebook conta già oltre 700 fans, sia cubani che spagnoli. Anche se bisogna ammettere che i cubani sono ovviamente molto più entusiasti degli spagnoli all'idea. Per entrambi la memoria della traumatica guerra di Cuba, che per gli uni segnò la fine dell'Impero e per gli altri l'inizio di una problematica indipendenza, è fonte più che altro di nostalgia e rimpianto. Nel Gruppo di Facebook sono state raccolte testimonianze e sostegni storici all'idea di una Cuba spagnola. Ci sono, soprattutto, un articolo e un video su youtube che valgono davvero la pena. Guardate che visionario che è José Ramón Morales, blogger di cubaespanola.blogspot.com: "Per me una Cuba spagnola avrebbe ondeggiante sul Morro de L'Avana la bandiera spagnola, che fu quella che lo costruì e che ondeggiò per 400 anni, ci sarebbe anche la bandiera cubana, che è lì da 107 anni e che fu disegnata dal venezuelano annessionista e difensore della schiavitù Narciso López, e quella dell'Unione Europea. Una Cuba con molto movimento. Un'Avana piena di gru che costruiscono il futuro, la Metropolitana della Città de L'Avana in piena costruzione. Linee ferroviarie del nuovo treno ad alta velocità che andrebbe per tutta la costa settentrionale fino a Santiago, con collegamenti dalla città di Matanzas fino a Varadero e così molte altre, a unire i capoluoghi di provincia. I paesini di Cuba si trasformano in villaggi bianchi, con belle case con balconi di bouganville e gerani. Villaggi compatti, per rispettare il più possibile la natura. In una Cuba spagnola si vedrebbero i principali canali della Penisola, TVE, Antena 3, Telecinco, etc., e in tutto il Paese ci sarebbero almeno due canali della tv cubana trasmettendo 24 ore perché una riunificazione deve essere da entrambi i lati. Il resto del Paese deve sapere di prima mano com'è la vita del cubano, conoscere le sue idiosincrasie e abbracciarle come proprie, è l'unico modo per integrarci tutti come spagnoli. Anche le radio come Onda Cero devono essere collegate a Cuba e così tutte le cose che si trovano nelle Comunidades Autónomas, devono essere le stesse per Cuba. I notiziari, tanto da Cuba come dalla Penisola e dalle isole spagnole d'Europa, daranno le informazioni meteorologiche comprendendo Cuba; e i programmi diranno, per esempio, "sono le 7 del pomeriggio, una hora menos en Canarias (questo non posso non lasciarlo in spagnolo perché è così spagnolo! NdRSO), 6 ore meno nell'Isola di Cuba. Negozi di El Corte Inglés in tutte le città più importanti dell'isola. Squadre di calcio cubane in competizione con il Real Madrid, il Barça, ecc. Gli aeroporti principali di Cuba pieni di aerei di Iberia. Un biglietto preferenziale tra la Spagna peninsulare e insulare europea e la Spagna caraibica di Cuba grazie agli accordi tra Comunidades Autónomas. Molti spagnoli che si trasferiscono a Cuba. Molta manodopera in arrivo dalla penisola e dalle isole europee di Spagna, per ricostruire Cuba, ché avremo bisogno di molta gente. Molti ristoranti di cucina spagnola, la moda delle tapas e del vino ovunque. Torneranno le feste e le processioni come nel passato. (...) Nella Cuba spagnola tutti i cubani avrebbero il diritto al passaporto dell'Unione Europea, cioè, avremo il privilegio di vivere nei Caraibi ed essere, in più, europei. Uno dei problemi sarebbe l'immigrazione illegale verso le coste cubane (ha pensato a tutto! NdRSO) e su questo bisognerà lavorare seriamente perché molti latinoamericani vedrebbero Cuba come porta d'ingresso all'Europa. All'inizio sarà caotico, bisognerà adattarsi all'euro, ma il cubano sa che sarebbe un periodo di transizione per crearci questa Cuba spagnola e sviluppata del primo mondo, che ci apre le porte d'Europa e del Mondo. Sarebbe una Cuba più affidabile per gli investitori, più forte al momento di difendere la democrazia, poiché il resto del Paese ci aiuterebbe a denunciare la corruzione e ad evitare gli abusi di potere. Aprirebbe ai politici cubani le porte dell'Europa e la Spagna si rafforzerebbe con Cuba in tutti i sensi. Rinascerebbe l'orgoglio spagnolo, sarebbe il trionfo del sangue sui capricci di un falso orgoglio che non ci ha risolto i problemi, così come non li ha risolti all'America Latina. L'indipendenza è servita solo per la dipendenza da una classe governante. La retorica dell'orgoglio indipendentista è una fallacia e se lo analizziamo dalla prospettiva dei casi individuali, il cubano, ovunque arrivi, cerca subito la cittadinanza. (..) Ah, e a L'Avana un edificio dell'Unione Europea per gli affari nel Caribe, Canada, USA e America Latina. La Spagna avrebbe questa presenza grazie a Cuba, Chiave delle Americhe. Avremo la critica di molti latinoamericani, soprattutto di sinistra, ma questa sarebbe invidia perché molte persone di questi Paesi vorrebbero vivere a Cuba".
Insomma, da Paese reietto dell'America Latina a modello ed esempio di sviluppo, porta d'accesso per l'Europa e l'agognato Primo Mondo. L'idea, per quanto possa suonare oziosa e degna di una calda giornata di mezza estate, stuzzica sia gli spagnoli che i cubani. Sempre per colpa di quel maledetto 1898 che li separò. Nei commenti del Gruppo di Facebook si legge la tentazione cubana di lasciar perdere l'indipendenza che ha portato solo problemi e il terrore spagnolo di essere invasi dai nuovi compatrioti d'Oltremare in cerca di fortuna. In entrambi si intravede però il cariño, l'affetto, il rispetto e la vicinanza culturale che i 100 anni di indipendenza di Cuba non hanno spezzato.
C'è un video di youtube che parla di tutto questo. Dice: "Gli Stati Uniti hanno cercato in ripetute occasioni di acquistare Cuba. I presidenti statunitensi John Quincy Adams, James Polk e Ulysses Grand hanno offerto grandi somme di denaro che il governo spagnolo rifiutò sempre. La Spagna si rifiutò di vendere Cuba agli Stati Uniti perché la considerò sempre parte integrante del proprio territorio. Nel 1898 gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Spagna e ottennero così Cuba, Portorico, Filippine e Guam. Portorico e Guam continuano ad appartenere agli USA, cosa è successo a Cuba lo sappiamo tutti. Ed è già tempo di pensare al futuro e di considerare le diverse possibilità che il popolo cubano potrebbe scegliere. Una di queste potrebbe essere il ritorno alla Spagna come 18° Comunidad Autónoma. Cuba è stata la prima Autonomia della Spagna, la sua storia si è scritta insieme a quella di Spagna nei secoli.
I principali vantaggi:
1 Libertà. La Costituzione spagnola del 1978 garantisce le libertà assolute (pensiero politico, movimento, religione, sessualità...).
2 Democrazia. Democrazia reale ed effettiva, multipartitica.
3 Autonomia. Le Comunità Autonome hanno un Parlamento proprio ed elaborano le proprie leggi; i cubani voterebbero liberamente il proprio presidente dell'Autonomia e deciderebbero sui temi riguardanti l'Isola
4 Welfare State. La Spagna, come gli altri Paesi europei, gode del cosiddetto Welfare State, che si traduce in un'economia di mercato ma con Sanità, Istruzione e servizi pubblici gratuiti e di alta qualità
5 Ingresso nell'Unione Europea. Al reincorporarsi nello Stato spagnolo, Cuba entrerebbe a far parte della UE; i cubani goderebbero di cittadinanza e passaporto europeo, cosa che permetterebbe loro di muoversi liberamente per i 27 Paesi dell'Unione Europea e viaggiare in quasi tutti i Paesi del mondo senza dover richiedere il visto
6 Esperienza. La Spagna conta sull'esperienza di una transizione pacifica e riconciliatrice alla democrazia e alla libertà dopo una lunga dittatura.
7 Economia. La Spagna e l'UE garantirebbero lo sviluppo economico, si realizzerebbero tantissimi investimenti con l'obiettivo di uguagliare il reddito e il livello di vita del cubano a quelli spagnolo ed europeo;
Cuba, come Comunità Autonoma, avrebbe come moneta l'Euro, una moneta forte, che darebbe stabilità all'economia dell'isola
9. Una cultura comune. Fino a poco più di 100 anni fa Cuba era parte della Spagna e per questo abbiamo una cultura e tradizioni in comune
10 Una lingua in comune: lo spagnolo. Parlare la stessa lingua faciliterebbe il processo e assicurerebbe il rispetto delle tradizioni e della cultura dell'isola. Tutto questo processo si dovrebbe realizzare democraticamente, lasciando tutti i cubani liberi di scegliere il proprio futuro in un referendum; successivamente sarebbero gli spagnoli che dovrebbero votare in un referendum se sono favorevoli al ritorno di Cuba alla Spagna." E se non foste ancora convinti dei vantaggi di una Cuba spagnola ed europea e della vicinanza culturale tra L'Avana e Madrid, ci pensa la colonna sonora del video. La più bella dichiarazione di resa all'embrujo irresistibile che le tremendisimas mulatas de La Habana esercitano sui maschi spagnoli, La flaca di Jarabe de Palo.
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Publicado por: La 5ta Avenida
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